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NELLA NATIVITA' LA PASSIONE DI GESU'

Alcuni artisti cristiani rappresentando la nascita del Salvatore hanno riservato qualche sorpresa: la nascita di Gesù è collocata nell'intero mistero della sua vita, morte, risurrezione, glorificazione. Timothy Verdon in Luoghi dell'Infinito presenta una carrellata di opere su questo tema. Un uso che risale sin dai primi secoli cristiani. Ad esempio nel sarcofago di Arles del IV-V secolo la nascita, la passione l'illuminazione delle genti sono presentati in modo molto suggestivo; la natività e l'arrivo dei magi sono collocate accanto al sacrificio d'Isacco che allude al sacrificio di Cristo di cui quello di Isacco è figura. Soprattutto nei secoli più antichi emerge la volontà di leggere la natività nel contesto del mistero complessivo di Cristo. Verdon ci mostra un'opera spettacolare del IX secolo conservato in Vaticano, la croce di papa Pasquale I un'opera realizzata in smalto cloissonné da un maestro attivo a Costantinopoli. Il programma iconografico è focalizzato sul mistero natalizio organizzandone i sette episodi maggiori nelle braccia e al centro della croce, cosicchè annunciazione visitazione natività adorazione dei magi, presentazione al tempio, fuga in Egitto battesimo di Cristo, sono messi in rapporto alla futura morte del Salvatore annunciata dalla forma di croce che compendia questi episodi. La cosa più interessante è che questo oggetto è una strauroteca cioè un contenitore per frammenti della vera croce. Un reliquiario, un elemento assolutamente coinvolgente gli osservatori, i quali sapendo che l'oggetto cruciforme conteneva il legno su cui Cristo era morto contemplavano queste scene con profonda commozione. Il centro della croce corrispondente alla testa di Cristo nel crocifisso, è qui occupato dalla Natività. Ma più sorprendente ancora è la custodia dell'oggetto cruciforme. è in argento con scene illustranti la Risurrezione di Cristo; l'esegesi dell'oggetto dunque partiva dalla Risurrezione, all'esterno, per aprirsi alla Natività nell'interno   croce di PapaPasquale sec IX  Il rapporto della nascita del Bambino con la sua futura morte verrà enfatizzata nell'arte del Medioevo e del Rinascimento grazie anche all'influsso della mistica francescana. Nelle cappelle del nostro territorio troviamo questa iconografia in particolare nella cappella di Sampeyre a Stroppo. Un edificio di cui abbiamo già parlato, ma che per la bellezza dei suoi dipinti e la tenerezza delle immagini non si cesserebbe mai di trattare. La scena della natività a Stroppo si svolge in una capanna particolarmente definita; Gesù bambino è collocato in una grossa cassa di pietra immediatamente allusiva ad un sarcofago funerario ed è stretto nelle fasce come una mummia. Solo i piedini, fuori dalle bende, sono teneramente riscaldati dall'asino e dal bue. Maria ancora nel letto da puerpera silenziosamente medita sul destino di questo figlio e sembra trattenere con una mano il grosso sarcofago. Giuseppe seduto in fondo contempla, profondamente assorto, il mistero di sofferenza e di gioia che circonda l'avvenimento   cappella Sampeyre a Stroppo  Questa raffigurazione della Natività di Cristo collegata alla sua passione appare l'illustrazione del testo che la lettera agli Ebrei attribuisce al Salvatore: Entrando nel mondo Cristo dice: Tu non hai  voluto né sacrificio né offerta un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: Ecco il vengo - poichè di me sta scritto nel rotolo del libro- per fare o Dio la tua volontà(Eb 10,5-7cfr Sl 40,7-9)

Con un approccio simbolico più diretto Lorenzo Lotto nella Natività dei primi anni del 1500 e oggi a Washington, propone un massaggio ancora più esplicito: Giuseppe e Maria adorano il piccolo Gesù che emana raggi luminosi ed è posto in una cesta al centro della composizione. Sulla parete alle spalle di Giuseppe appare un crocifisso che Lotto esplicitamente pone in evidenza obbligando  a leggere la nascita del Figlio di Dio in rapporto con la sua futura morte.  Sotto il corpo di Gesù poi, Lotto colloca un piccolo sacco evidentemente pieno; è l'illustrazione  di una figura letteraria di San, Bernardo di Chiaravalle secondo cui nella nascita di Cristo Dio Padre ha inviato sulla terra un sacco per così dire pieno della sua misericordia, un sacco che fu strappato a pezzi durante  la passione di Gesù perché ne uscisse il prezzo che chiudeva in se, il nostro riscatto; un sacco piccolo ma pieno "ci è stato dato un Piccolo (Is 9,6)   in cui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità (Col 2,9) poiché dice san Bernardo ricordando Isaia "Un bambino è nato per noi ci è stato dato un figlio, sulle sue spalle è il segno della sovranità ed è chiamato Consigliere  ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace(Is 9,5).   Lorenzo Lotto Natività

Se il Bambino è Consigliere ammirabile allora i raggi che egli emana rappresentano l'illuminazione spirituale, in lui infatti "sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza (Col2,2-3). 

Credo che Lotto aggiunga il crocifisso sottolineando la dimensione sapienziale della Natività sapendo che "Mentre i giudei chiedono miracoli, i greci cercano la sapienza, noi predichiamo  Cristo crocifisso scandalo per i giudei stoltezza per i pagani. Ma per coloro che sono chiamati sia giudei che greci Cristo è potenza e sapienza di Dio" (1Cor.1,22-25)

La comprensione del mistero richiede non solo l'accettazione della nascita di Cristo in una carne umana, ma anche e, soprattutto, dell'offerta di quella carne sulla croce

Anche gli artisti contemporanei penetrano il mistero di nascita e di morte del Verbo divino. Un'opera del XXI secolo intitolato La sacra famiglia dell'artista fiorentino Filippo Rossi che interpreta nel linguaggio astratto il mistero di Cristo. In alto a sinistra appare  la luce che invade il bianco purissimo evocante Maria Vergine colmata dello spirito. A destra il legno ruvido che parla di Giuseppe falegname, alla base, sostegno dell'intera composizione, la dorata croce a tau su uno sfondo di iuta che sta ad esprimere il Bambino destinato a morire. Il linguaggio privo di figure dell'arte del nostro tempo forse esprime con più intensità attraverso il cromatismo la pienezza del mistero del "Dio con noi"  FilippoRossi  La Sacra Famiglia

 

Corriere di Saluzzo dicembre 2020

Bibliografia

TIMOTHY VERDON La Passione di Gesù Bambino. Avvenire, Luoghi dell'infinito, dicembre 2020

 



Per informazioni e approfondimenti contattaci: mirellalovisolo@gmail.com

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